Divertiamoci a fotografare.
Per prima cosa ho montato un obbiettivo macro della Tamron con proporxione 1:1 della foto. La distanza per la messa a fuoco parte dai 30 cm, quindi per fare delle foto in macro partirò da quusta distanza.
Sistemo la reflex su di un cavalletto per stabilizzare la messa a fuoco.
Normalmente quando si utilizzano obbiettivi macro si ha bisogno di un'ottima iilluminazione, naturale sarebbe il massimo, ma lavorando in casa risulta difficile, quindi utilizzerò un cubo con pareti traslucide e due faretti posizionati ai lati per avere una buona illuminazione.
Solitamente la messa a fuoco risulta difficile soprattutto per i soggetti tridiminsionali, quindi bisogna utilizzare tempi di esposizione più lunghi.
Qusto di ottiene lavorando sull'apertura del diaframma utilizzando le impostazioni in tv (time vision) oppure in modalità av che aumenta la profondità di campo. Unico inconveniente bisogna restare oerfettamente immobili anche un piccolo movimento causa la perdita di messa a fuoco del soggetto, da quì l'obbligo del cavvalletto e l'alontanamento del gatto dalla postazione di lavoro.
Con questi oggetti e precauzioni si possono ottonere ottime fito in midalità macro
Ora se si vuole entrare nel dettaglio più piccolo bisogna diminuire la distanza focale.
In questo ci viene in aiuto il soffietto micrometrico, che allontanando l'obbiettivo
Dal vorpo principale della fotocamera nè incremenra gli ingrandimenti.
Quì però sorge un problema, la messa a fuoco del soggeto. Solitamete i fossili sono tridimensionali quindi ci sono molti piani si cui mettere a fuoco. Con il soffietto questi piani sono, come dire, ancora più distanti.
Ciò che prima erano pochi mm ora sono decine di cm e quindi impossibile da mettere tutii perfettamente e totalmente a fuoco. Dovremmo accontentarci di fotografare solo piccoli dettagli .
Ecco il soffietto montato
Per cui con il soffietto sarranno molto dettagliate le foto di fossili"piatti"
Mentre per trilobiti od altrori sulteranno un poco sfocate con questa tecnica.
Ecco il soffietto in azione su di una coppia di Curcuglioni durante l'atto riproduttivo
A breve le foto fatte durante questo "tutorial"
Premetto che io in post produzione sono un cane, il programma lo conoscevo anche se mai usato.
Rispetto alla slitta il soffietto ti permette di avvicinare la lente dell'obiettivo a pochi cm dal soggetto. Praticamente avvicina la messa a fuoco.
Per esempio con il mio tamaron ti permette di fare le foto in macro a partire dai 30 cm in sù, se mi avvicino di più non riesco più a mettere a fuoco. Con il soffietto o con degli o ring distanziatori invece non ci sono Questi problemi.
Secondo me se associ un soffietto o dei tubi di prolunga ad una slitta micrometrica verrebbero fuori delle foto dettagliate a patto poi di esser capaci ad usare il programma adatto in post produzione.
enrico tu hai scritto an cheun articolo sulle stack photo
Mirco, hai mai provato a fare foto con messe a fuoco consecutive a partire dal punto più prossimo all'obbiettivo e, regolando il movimento in maniera sub-millimetrica, allontanarti e fare altre foto per poi assemblarle insieme in uno stack composito (con Photoshop per esempio)?
Il soffietto (che non ho mai utilizzato ma mi interessa sapere come funziona rispetto ad una normale slitta) dovrebbe permetterti di fare foto eccellenti per questo tipo di acquisizione ed analisi
e queste fatte con il soffietto
forse sono un pochino sfocate perché guardavo da sopra gli occhiali
particolare di un calimene dell´Ohio
Curcuglioni in fase di accoppiamento del miocene della Francia
un pochino più vivino
altra foto del calimene, quí la messa a fuoco non è delle migliori
Ecco alcune foto fatte semplicemente in modalità av
Cinesata. Purtroppo perdo gli automatismi della messa a fuoco ma non è male. In settimana scarico le foto e le uppo in raw senza ritocchi così per farsi un'idea
Bravo mirko! Ottima recensione... domanda che soffietto usi?