tra una lettura di un articolo ed un altro sulle faune di Ediacara, mi rilasso scrivendo qualche riga qui sul forum che, attualmente visto il grado di partecipazione, mi sembra piuttosto un diario intimo.
Avete mai trovato/acquistato un fossile che, splittando la roccia in due si crea un bel doppione ma che presenta elementi da una parte e non nella controparte e viceversa?
In questo "esercizio" mostro come si può risolvere a questo problema in maniera digitale.
Partiamo da una lastra contenente un favoloso artropode proveniente dalla Fomazione di Fezouata, dell'Ordoviciano inferiore del Marocco che ho trovato sul net:
Le foto da come si può osservare sono state fatte in maniera alla c... casuale ecco, quindi una prima operazione da compiere sarà quella di lavorare su una delle due immagini per effettuare un flip orizzontale (cosa obbligatoria visto che siamo di fronte ad un'immagine speculare) e sovrapporla alla seconda.
Per questo genere di operazioni utilizzo Photoshop, ma anche GIMP (freeware di eccellente fattura) va bene lo stesso. Importante fattore da tenere in conto durante la fase di acquisizione fotografica è quello di evitare distorsioni prospettiche che renderebbero l'operazione di sovrapposizione lunga e con errori; quindi tenere il campione il più possibile in posizione piana e perpendicolare all'obbiettivo della camera fotografica.
Voilà che le due foto ora ruotate nel buon senso e messe in scala. Questa operazione si effettua mettendo una foto sovrapposta alla seconda (su un layer differente su Photoshop), agendo sulla trasparenza (od utilizzando una funzione di overlay od altro, dipende dal tipo di foto) ed impartendo delle operazioni di rotazione, scala, spostamento della foto soprastante (fate un ctrl+A e poi ctrl+T per avere accesso alla modalità edizione dell'immagine). Questa operazione è la più complessa perché è necessario ottenere una sovrapposizione la più perfetta possibile onde evitare sdoppiamenti dei bordi e strutture adiacenti.
Ci siamo quasi. Da quanto illustrato nei paragrafi precedenti ora potete correggere la vostra immagine se necessario, per evidenziarne i colori e dettagli, ma senza saturare e perdere informazioni importanti.
Nell'immagine seguente ho posto le due foto una adiacente all'altra per motivi grafici, ovvio che nella realtà le due foto sono sovrapposte...
Ora potete applicare l'opzione "Apply Image" a partire del menù "Image" (su GIMP non so come funziona, sorry) come visibile nella foto che segue. Assicuratevi di aver selezionato il layer corretto (layer 2 nel mio caso, e comunque quello che sovrappone il precedente [ovvio che non si puó sovrapporre qualcosa che segue... N.d.R.], e scegliete il metodo di fusione (blending) che potrà essere differente in funzione del tipo di immagine utilizzata. Alcune prove potrebbero rivelarsi utili per mettere in evidenza strutture o dettagli che altri metodi di fusione non mettono in mostra.
Nel caso in particolare il metodo Overlay è stato il più interessante ed il risultato è stato il seguente:
Ovvio che se delle fratture erano presenti sui due esemplari, ora me le ritrovo nella stessa fotografia, ma è evidente che se avevo delle antenne da una parte e delle zampe dall'altra, ora l'organismo lo si può considerare completo e posso quindi effettuare eventuali analisi morfologiche per una migliore ricostruzione dell'individuo.
Se poi volete fare delle "marocchinerie" (concedetemi il temine improprio), potete sempre "restaurare" le parti mancanti, ma questa non è più scienza... :-)