Continuiamo con la serie di tecniche di trattamento delle immagini sui nostri amati fossili.
Avete già acquisito immagini con un obiettivo macro? O con il microscopio? Potrebbe essersi avverato che se una parte dell'immagine risulta a fuoco, il resto no, essendo una parte sfuocata ed inutilizzabile a fini di una corretta visualizzazione.
Come risolvere?
Facile. In quattro passaggi si può risolvere il problema.
Innanzitutto occorre posare la macchina fotografica su un treppiede rigido, avere un buon sistema di illuminazione, la possibilità di acquisire le fotografie con un autoscatto o utilizzare uno scatto con cavo flessibile. Una configurazione ottimale potrebbe essere questa:
Reflex + obbiettivo macro + Binario bidirezionale per messa a fuoco di precisione + piattaforma per movimento verticale + treppiede rigido + sistema di illuminazione + autoscatto.
Sono state quindi scattate 17 immagini (vedremo che ne occorrono anche di più per ottenere risultati migliori) e con messe a fuoco in punti differenti del soggetto, come visibile in questo fotomosaico:
A questo punto (utilizzo il programma Photoshop) creo uno stack, cioè un file che contiene tutte le immagini sovrapposte una sull'altra, badando a selezionare l'opzione di allineamento, di modo che tutte le immagini siano correttamente co-registrate una rispetto all'altra. Questa operazione permetterà di correggere eventuali spostamenti rispetto all'asse di acquisizione della foto e mettere alla giusta scala le foto.
Dopo qualche secondo (o minuto in funzione del processore del vostro computer) siamo pronti per effettuare l'operazione di blending o fusione dei differenti fotogrammi in un solo file in cui solo le parti a fuoco saranno prese in considerazione, e le altre mascherate.
Esistono altri programmi che possono operare in maniera molto più professionale (ben che Photoshop possa già fare la sua buona parte) e credo che l'utente Enotria sia la persona giusta per poter aggiungere qualche considerazione a quanto descritto in questo post. Selezioniamo manualmente tutti i layers che sono stati inseriti nel nuovo file, ed a partire del menu "Edit", si seleziona l'opzione "Auto Blend Layers..." e nella finestrella che si apre si clicca su "Stack Images" e "Seamless Tones and Colors" per avere delle tonalità di colore omogenee tra i vari fotogrammi che saranno fusi assieme.
Sul risultato finale si può ritagliare (crop) il bordo esterno per eliminare le parti ridondanti dell'immagine ed effettuare infine un'operazione di fusione (Merge) per fondere tutti i vari livelli in una sola immagine.
Da come risulta ora abbiamo che tutta l'immagine risulta essere a fuoco, sia gli ocelli dell'occhio composito (schizocroale) del trilobite, sia la parte del cephalon che si trova nella parte posteriore.
MA, ma potete osservare che alcune parti risultano essere un poco sfuocate, come nella parte superiore dell'occhio composito per esempio, e questo perché non ho acquisito immagini a sufficienza, e la parte sfuocata non fa parte del set di immagini acquisite. Per correggere sarà quindi necessario acquisire un numero maggiore di fotogrammi.
Buon lavoro... :-)
questo è esattamente il problema che sto riscontrando con il mio stereomicroscopio...avendo l'immagine con una messa a fuoco limitata....ho il problema che una parte è a fuoco il resto no.... e mi crea non pochi problemi.... anche quando poi vado a correggere l'immagine..devo dire enrico che stai creando una guida di tutto punto...davvero fatto bene.....