Scoperti e descritti per la prima volta "i correlati osteologici" della muscolatura caudale in Allosaurus fragilis. Cau A., Serventi P. 2017 - Origin attachments of the caudofemoralis longus muscle in the Jurassic dinosaur Allosaurus. Acta Palaeontologica Polonica 62(2):273–277. DOI: https://doi.org/10.4202/app.00362.2017
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dipende se hanno utilizzato la Forza o no... :-)
La presenza di batteri è stata rilevata recentemente sulla ISS (http://www.independent.co.uk/news/science...) e non si sa se siano di origine extraterrestre o (più probabilmente) terrestre. Fatto sta che questi resistono relativamente bene alle condizioni estreme nello spazio, in maniera analoga d'altronde anche i più sviluppati Tardigradi, campioni di resistenza in condizioni extraterrestri. Quindi i virus perchè no.
Si riprende in qualche maniera la teoria della Panspermia (ben che qui si tratti di virus), ma che comunque potrebbero, dico potrebbero, effettivamente aver avuto un'incidenza importante nello sviluppo della vita ab originem.
Per chi fosse interessato ho il pdf dell'articolo citato.
"Viruses arguably have coexisted with cellular life-forms since the earliest stages of life, may have been directly involved therein, and have profoundly influenced cellular evolution." è quello il problema... o forse non è un problema? bho?
I virus sono dappertutto nell'Universo?
Un articolo che affronta la possibilità che i virus siano presenti non soltanto sul pianeta Terra, ma anche nell'universo. Il professor Ken Stedman della Portland State University ed i suoi collaboratori hanno pubblicato su Astrobiology un articolo che suggerisce che un settore di ricerca debba essere sviluppato per poter identificare la presenza (eventuale) di virus nelle lune di Giove e Saturno.
Abstract:
Viruses are the most abundant biological entities on modern Earth. They are highly diverse both in structure and genomic sequence, play critical roles in evolution, strongly influence terran biogeochemistry, and are believed to have played important roles in the origin and evolution of life. However, there is yet very little focus on viruses in astrobiology. Viruses arguably have coexisted with cellular life-forms since the earliest stages of life, may have been directly involved therein, and have profoundly influenced cellular evolution. Viruses are the only entities on modern Earth to use either RNA or DNA in both single- and double-stranded forms for their genetic material and thus may provide a model for the putative RNA-protein world. With this review, we hope to inspire integration of virus research into astrobiology and also point out pressing unanswered questions in astrovirology, particularly regarding the detection of virus biosignatures and whether viruses could be spread extraterrestrially. We present basic virology principles, an inclusive definition of viruses, review current virology research pertinent to astrobiology, and propose ideas for future astrovirology research.
Pubblicazione qui:
http://online.liebertpub.com/doi/pdf/10.1089/ast.2017.1649
Articoli vari qui:
http://www.sci-news.com/biology/space-viruses-05644.html
https://www.sciencedaily.com/releases/2018/01/180118142558.htm
https://phys.org/news/2018-01-viruses-space.html
Kootenayscolex barbarensis: un nuovo verme a setole vecchio di 508 milioni di anni fa è stato studiato e pubblicato dal ROM. Proveniente dal recente sito localizzato nel Kootenay National Park nella Columbia Britannica (nel Marble Canyon). Questo nuovo sito sta fornendo una serie impressionante di nuove specie attualmente non ancora descritte che meriteranno tutta l'attenzione degli specialisti ed appassionati alla Cambrian explosion...
Articoli con foto di seguito:
https://phys.org/news/2018-01-million-year-old-bristle-worm-species-british.html
https://www.livescience.com/61488-ancient-worm-evolutionary-mystery.html?utm_source=notification
https://www.livescience.com/61484-photos-ancient-worm-evolutionary-mystery.html
http://www.cbc.ca/news/technology/new-species-worm-burgess-shale-1.4494977
https://www.rom.on.ca/en/blog/the-life-cycle-of-a-new-fossil-meet-the-ancient-cousin-of-the-earthworm
e pure su La Repubblica (anvedi): http://www.repubblica.it/scienze/2018/01/22/news/un_esemplare_di_500_milioni_di_anni_riscrive_la_storia_dei_vermi-187062931/?ref=search
Interessante articolo sui vermi policheti del Cambriano: https://pdfs.semanticscholar.org/ff7e/dab10df4281ae3fa37f16d7b040bae9b03b7.pdf
Halszkaraptor escuilliei gen. et sp. nov, nuovo teropode interconnesso ad altri enigmatici Maniraptora del tardo Cretacico provenienti dal deserto della Mongolia. (novel clade at the root of Dromaeosauridae)
https://www.nature.com/articles/nature24679
Figura 1. Da publ citata
Poco sopra annunciai la pubblicazione di Liu et al. che (finalmente) che definirono l'appartenenza di Dickinsonia agli Eumetazoa. Una nuova pubblicazione disponibile a libero accesso vede la luce, in cui i rangeomorfi (Charnia, Bradgatia, Fractofusus...) e dickinsoniomorfi (Dickinsonia, Andiva, Yorgia...) sono anch'essi presi in considerazione e, sebbene con le dovute precauzioni, associati al gruppo degli Eumetazoa.
Una bella pubblicazione che merita la lettura: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/brv.12379/pdf
Figura 7. Tratta dalla pubblicazione citata.
Scoperta e descritta nei livelli Triassici Svizzeri una nuova Specie di Celacanto fossile "Foreya maxkuhni"
articolo disponibile quì: https://www.nature.com/articles/s41598-017-13796-0
Dickinsonia E' un metazoa!
Dopo anni di interpretazioni che hanno piazzato questo organismo nei più disparati regni animali, vegetali, funghi e licheni, un recente lavoro pubblicato da Hoekzema, Brasier, Dunn e Liu (2017) hanno evidenziato che l'accresciemnto di quesa icona del Precambriano è compatibile filogeneticamente con i Eumetazoa e Placozoa. L'articolo studia la direzione di accrescimento dei singoli setti a partire dalla zona deltoide verso la zona apicale opposta, ed effettua correlazioni con i gli ediacarans Yorgia ed Andiva, [nonostante che queste ultime due forme presentino la caratteristica alternanza (glide symmetry) "sfasata" tra i setti lungo la linea mediana, cosa che recentemente è stata sfatata per Dickinsonia].
Articolo disponibile qui : http://rspb.royalsocietypublishing.org/content/284/1862/20171348
Eucarioti erano presenti già circa 810 milioni di anni fa. Phoebe Cohen dello Yale Institute ed il suo team hanno rinvenuto in Canada nel Fifteemile Group in Yukon (presso il bordo con l'Alaska) microfossili composti di idrossiapatite, e probabilmente appartenenti ad organismi più complessi. Interessante il fatto che all'epoca i mari nella zona del rinvenimento erano relativamente saturi in fosfati ed in condizioni di anossia. La presenza di fosfati ha portato alla biomineralizzazione delle impalcature scheletriche di questi eucarioti, nella stessa maniera in cui la presenza di carbonati nei mari più recenti ha dato origine alla creazione di strutture calcitico-aragonitiche (per esempio) nei molluschi.
Articolo disponibile qui: http://advances.sciencemag.org/content/3/6/e1700095/tab-pdf
I batteri devono stare Attenti! Sono appetibili prede da parte delle Amebe! Ma non pensate che tutti stiano lì fermi a farsi mangiare...un piccolo batterio chiamato Amoebophilus ha "inventato" una tecnica tutta sua; Una volta fagocitato mette in pratica un astuto sistema per sfugggire dalla sacca digestiva dell'ameba e sopravvivere al suo interno...un piccolo pugnale che perfora la membrana digestiva e egli permette di salvarsi..."una vera corsa alle armi" https://phys.org/news/2017-08-bacteria-stab-amoebae-micro-daggers.html?sf61512767=1
Serikornis sungei o uccello setoso nuovo taxon paraviano dal Giurassico Medio-Superiore della Cina, il fossile è conservata presso l'Istituto Reale delle Science Naturali di Bruxelles potete approfondire su questo link: http://theropoda.blogspot.it/
Scoperto primo Dinosauro sull'isola di Hokkaido. La particolarità? la fossilizzazione è avvenuta in mare aperto e i resti sono stati rinvenuti in noduli in associazione alle famose ammoniti svolte.
http://www.japantimes.co.jp/news/2017/04/28/national/science-health/japans-largest-fossilized-dinosaur-skeleton-unearthed-hokkaido/
Sembrerebbe che il T. rex fosse meno piumato di quanto supposto negli ultimi anni, ma ricoperto di scaglie (back to the past). Un'interessante scoperta sulla probabile pelle appartenuta a questo predatore è visibile sul sito del National Geographic: http://news.nationalgeographic.com/2017/06/tyrannosaurus-rex-skin-fossils-feathers-scales-science/?utm_source=Facebook&utm_medium=Social&utm_content=link_fb20170606news-trexfeathers&utm_campaign=Content&sf85881130=1
Da impronte di gocce di pioggia a MISS (Microbially-Induced Sedimentary Structure). Un lavoro molto interessante postumo di Martin Basier è uscito in un volume a lui dedicato. Tratta dell'origine delle strutture circolari classificate come Intrites nei livelli Neoproterozoici inglesi.
Disponibile al download qui: http://sp.lyellcollection.org/content/448/1/271.full.pdf+html
La profondità media dei processi di bioturbazione a livello globale, è stata calcolata da differenti autori, che hanno suggerito una profondità di 98 ± 45mm (Boudreau, 1994), come valore medio e deviazione standard, rivisto dallo stesso autore successivamente a 97mm (Boudreau, 1998), e di 57.5 ± 56.7 mm da Teal et al. (2008). Tratto da: Herringshaw L.G., Solan M. 2008 - Bioturbation in acquatic environments: linking past and present. Aquatic Biology, v.2, pp.201-205. doi: 10.3354/ab00051