Cari amici, utenti e Fruitori del Forum...Apriamo questo spazio per dare possibilità a tutti di discutere liberamente di tematiche (paleontologiche e scientifiche) non trattate nei tread e nelle categorie del forum.
Iniziamo dal perché dell'immagine: (che é solo provvisoria se non vi garba)...è il Caffé San Marco di Trieste....e perché un caffé letterario? che cosa significa? Bene Vi racconto una piccola storia...Trieste (e non lo sapevo) deve parte della sua storia all'industria del caffé e della sua lavorazione...quindi è normale che sia piena da secolari bar, caffé e punti di degustazione...e proprio in queste realtà che personaggi come Svevo, Joyce e Saba (sono solo alcuni nomi) si ritrovavano per scrivere, leggere comporre e anche discutere di politica e società... Il bar diventa quindi un luogo di cultura, dove aromi di caffè si mescolano con sapere...e conoscenza. Bene noi siamo un ambiente virtuale...ma mi piace pensare a questo posto come ad un caffé letterario dove ci si può incontrare per discutere e parlare....
estratto da www.trieste.com giusto per fare un poco di "sapere"....
"Il rapporto di Trieste con in caffè sembra essere indissolubile: a prescindere dalla realtà industriale, famosa in tutto il mondo, Trieste è per molti aspetti la città dei caffè; sono locali dal fascino retrò, vestigia di un passato cittadino di indubbio aroma mitteleuropeo, indissolubilmente legati alla letteratura.
Trieste, senza i suoi storici e famosi caffè, non sarebbe la stessa: il tempo rallenta fino a fermarsi e non è difficile immaginare Stendhal, Joyce, Svevo o Saba mentre sorseggiano la loro corroborante bevanda. Non è poi improbabile incontrare anche Claudio Magris, celeberrimo scrittore triestino contemporaneo, che i caffè della sua città li ha celebrati anche nei suoi scritti, perché, sono parole sue, “ il caffè è il luogo in cui si può stare contemporaneamente da soli e fra la gente”.
Per promuovere la cultura del e dei caffè, è stata ideata, nel 1998, la manifestazione “Le vie del caffè” che, di anno in anno, anima il periodo natalizio: si tratta di concerti, spettacoli teatrali, mise en scene che, abbandonati i palcoscenici cittadini, si trasferiscono nei caffè.
Ma lo speciale rapporto che lega i triestini con questa profumata bevanda emerge anche dal parlato: spesso, gli stranieri non riescono a farsi servire al bancone ciò che desiderano perché la terminologia locale è un vero rompicapo: cosa saranno mai un “capo in b tanta” (cappuccino triestino in bicchiere con tanta schiuma) o un “goccia” (caffè con una goccia di schiuma di latte al centro)?"
buon proseguimento...
Ah ps... Tutti i modelli 3D sono stati digitalizzati e creati proprio al Caffè San Marco...(da un caffé e due chiacchiere è nata una idea)
dove ancora oggi tutti gli studenti e i ricercatori di Trieste si ritrovano per leggere, studiare e discutere...e il BAR, data la sua vocazione, al costo di un caffé...vi permette di occupare il tavolino quanto lo volete.