Ciao ragazzi a da poco sono entrato nel mondo dei trilobiti e vedendo le varie specie mi è apparso interessante il genere Lejopyge….vista la loro mancanza di sistema visivo quest'ultima è causata dalla loro vita ad alte profondità o dalla loro abitudine di vivere sotto il substrato marino? oppure semplicemente avevano gli occhi sotto la corazza?
Essendo un appassionato naturalista e studioso di rettili ed artropodi mi sono rifatto alla fauna moderna come nel primo caso dei pesci del genere Astyanax in particolare Astyanax fasciatus mexicanum che si sono evoluti per vivere in ambienti privi di luce sviluppando la completa assenza del sistema visivo e la completa assenza di melanina su tutto il loro.
Nel secondo caso mi sono rifatto ad alcuni miriapodi del genere Armadillum che hanno gli occhi nella parte iniziale del carapace e ad alcune blatte che hanno il capo rivolto al suolo protetto da una corazza es: Gromphadorina portentosa...grazie a tutti quelli che mi risponderanno.
Ho visto una figata fotonica anche la ricostruzione...mi sta’ girando una idea
E già che ci siamo ti faccio avere un pdf caldo caldo che ho avuto direttamente dal ROM. Credo ti (vi) possa interessare... :-)
https://www.dropbox.com/s/x4ukdnaw1kywxtd/BurgessShaleAgnostids-Trilobites-Caron2019.pdf?dl=0
... e aggiungo, grazie per le domande. Nonostante siamo in quattro gatti a scrivere, la gente che legge è molta, ma non hanno voglia di inserirsi nei discorsi, o per pigrizia, o a causa della "sindrome da scolaretto", o perchè sottostimano se stessi.
Quindi più che benvenute le tue domande, semplici o complesse che siano è sempre un piacere cercare, nel limite delle nostre conoscenze ed esperienze, di condividere quello che abbiamo appreso.
Tu vai tranquillo....due cose: se riesci aggiornati l'avatar con un organismo paleontologico possibilmente trilobitico, e spuntati le notifiche così resti sempre informato dei nuovi aggiornamenti sul forum
WOW VERAMENTE WOW io in tutte le decine di forum che sono stato non ho mai avuto spiegazioni così esaurienti avete risposto alla mia domanda nel modo più chiaro e approfondito possibile confermando la mia teoria…beh che dire grazie mille...un altra cosa che andrò ad approfondire è l'argomento delle alghe simbionti(potrebbero essere antenate delle zooxantelle dei moderni coralli?)...grazie mille ancora e buona serata...anche se sono un neofita in questo mondo non sottovalutatemi per che faccio domande molto difficili :):):):):)
anche io ma resta lì in peritura memoria...non si muove non viene scordato da facebook resta lì e tutti lo possiamo rivedere, riaprire, rileggere ricordare...
che bel post, me lo ero scordato
https://www.trilobiti.com/forum/paleozoic-area/predazione-trilobite-vs-trilobite-possibile
da una precedente discussione che non ricordavo..che dio benedica i forum...fosse stato facebook addio....avevamo anche citato questo articolo..." "The diets are unknown. Most probably Agnostus was no filter feeder but collected suspended detrital matter, mainly with its antennules. The large pliable membrane covering the mouth field suggests that sucking may also have been possible. With respect to the life in a test, Agnostus might thus have inhabited an ecological niche similar to that of the phosphatocopine ostracodes...".
Essere scavengers (o predatore) significa avere un ipostoma generalmente assai sviluppato, mentre le forme che vivevano in ambienti più anossici e filter feeders risulta possedessero degli ipostomi relativamente ridotti. Da approfondire
cmq @Pasquale Mariano Borsa se posso consigliarti questo resta il testo TOP
Da leggere questo: Fortey, R.A., & R.M.Owens. 1999. Feeding habits in Trilobites. Palaeontology 42(3):429-65. che trovate qui https://www.palass.org/publications/palaeontology-journal/archive/42/3/article_pp429-465 anche se un poco datato.
Fortey descrive le modalità di nutrizione dei trilobiti e tratta anche degli agnostidi.
la simbiosi batterica mi piace molto....come interpretazione ad essere onesto...potevano altresì essere scavangers....e qui si apre il dibattito...ehehehe
L'adattamento a condizioni (quasi) anossiche di alcuni trilobiti come Elrathia, ma anche in alcuni Olenidi, è legata al fatto che si suppone fossero in simbiosi con alghe che vivevano in corrispondenza dell'apparato respiratorio (gills) dei trilobiti, e che fornivano l'ossigeno necessario per le loro attività. Questo è stato dedotto dal fatto che molte trilobiti che sono state rinvenute in ambienti poveri in ossigeno, possedevano un maggior numero di pleure ed una larghezza superiore quindi una superficie più sviluppata per la respirazione. Ne ho parlato sul mio libro (non so più a che pagina pero') in un breve paragrafo. Se trovo il riferimento coretto lo metto sotto.
Dalla ricostruzione e morfologia ad oggi nota, mi appare più probabile uno stile nectonico.
Metto sotto un copy paste dal sito di Sam:
Olenimorphs: symbiotic relationships? Among the Ptychopariida, the Olenina include a number of species that were known to occupy deep benthic, nearly anoxic substrates, high in sulphur compounds. Modern crustaceans in those situations (as at mid oceanic ridges and thermal vents) often live in a symbiotic relationship with sulphur-eating bacteria that are housed in the gill structures. Fortey suggested that this relationship may have originated with olenid trilobites in the Palaeozic. He cites the very wide thoraxic pleurae of many olenimorphs, increased numbers of thoracic segments (both traits providing ample gill surface for symbionts), and a reduced hypostome, so small that it suggests that much of the nutrient requirements for these trilobites were not being processed and ingested, but absorbed through the gills from symbiotic bacterial colonies there. Olenids are known for their well-developed gill structures, as in this image of Triarthrus.
Da: http://www.trilobites.info/feeding.htm
Ritornando sul discorso di Enrico....se prendiamo per vera una interpretazione molto affascinante sulle faune benthoniche della Wheeler Shale e della capacità delle Elrathia di vivere nei deep sea in associazione con batteri chemiofotosintetici...ci accorgiamo che altra possibile interpretazione, visto l'ambiente coevo,...è che questi simpatici ragazzi (agnostidi) potevano sfruttare alcune simbiosi e feeding suistenable system nei deep sea. Affascinante come ipotesi non trovi? Ecco l'abstract di un articolo molto interessante!
"The ``ptychopariid'' Elrathia kingii is the most familiar and abundant trilobite in North America, but it occurs at only a few localities in the Middle Cambrian Wheeler Formation of Utah. E. kingii's unusual abundance and typically monospecific community association resulted from a novel, opportunistic ecological strategy. We infer that the trilobite occupied the exaerobic zone, at the boundary of anoxic and dysoxic bottom waters. E. kingii consistently occur in settings below the oxygen levels required by other contemporaneous epifaunal and infaunal benthic biota and may have derived energy from a food web that existed independently of phototrophic primary productivity. Although other fossil organisms are known to have preferred such environments, E. kingii is the earliest-known inhabitant of them, extending the documented range of the exaerobic ecological strategy into the Cambrian Period. We consider it likely that some other monospecific trilobite assemblages consisting of abundant articulated individuals may also be related to extreme, low-oxygen conditions."
ed eccoti una foto....
Ma che bello! delle domande... mancava una nuova linfa sul forum.
Grazie Pasquale.
Lejopyge è un agnostide cosmopolita, quindi possedere uno stile di vita bentonico, o addirittura appartenere alla infauna mi parrebbe strano.
Considerato come un fossile guida per il Cambriano medio (Guzhangiano, Miaolingiano) più che probabilmente possedeva uno stile di vita nectonico. L'assenza di occhi non necessariamente indicano animali che non possono muoversi lungo la colonna d'acqua (vedi le meduse, sebbene posseggano rudimentari ocelli). Seguendo le correnti oceaniche, i periodici movimenti legati a fenomeni circadiani, o di upwelling/sinking, si potevano fare parecchi chilometri.
Inoltre mi ririsulta, ma non ho riferimenti sotto mano al momento) che facevano parte del "menu'" di alcuni anomalocarididi e radiodonti, in quando nelle feci (riconducibili a queste grossi predatori e/o filtratori) sono stati rinvenuti resti di agnostidi.
Sebbene non siano considerati quasi più come appartenenti ai trilobiti , ma un gruppo a parte, erano comunque ciechi, essendo gli occhi probabilmente migrati o persi. Bisognerebbe vedere la ricostruzione effettuata sulla base dei rinvenimenti nell'Orsten in svezia, dove alcuni individui sono stati studiati nei minimi dettagli grazie ad una conservazione perfetta
:
http://palaeo.gly.bris.ac.uk/donoghue/PDFs/2006/Maas_et_al_2006.pdf
Se non conosci ancora questo lavoro di Müller e Waloszek ( Morphology, ontogeny, and life-habit of Agnostus pisiformis (Linnaeus, 1757) from the Upper Cambrian of Sweden) non potrà che tornarti più che utile per capire meglio la morfologia degli agnostidi:
https://www.dropbox.com/s/hy2uv17wzorcnw0/FS_19.pdf?dl=0
Buona lettura...
Mha, credo che gli agnostidi conducessero vita planctonica, non so se gli potessero servire degli occhi. Enrì, che dici?